giovedì 13 febbraio 2014

Emmegrafia



emmegrafia







Emme, ovviamente, iniziale del suo nome.
Conosco lui bene e da parecchio tempo. Viviamo in città lontane tra loro, ma il “buongiorno” è pressoché quotidiano.
Ingegnere serio, pacato, schivo e solo apparentemente “in-quadrato”. Uomo, in realtà, estroso, dotato di grande fantasia e capacità artistiche.
Fotografo eccellente, ottimo conoscitore di musica, innanzitutto jazz.
Parliamo tanto, io ed Emme, parliamo di ogni cosa.
Tutto ciò che so fare con il PC lo devo a lui, alla sua capacità d’esposizione, ma soprattutto, alla sua smisurata pazienza.
Dalla grattachecca al cimitero acattolico, passando per la Galleria Nazionale d’Arte Moderna, Roma, con il suo Grande Raccordo Anulare, è, insieme a lui, Annarella da abbracciare.
Emme, tutto sa di me, tutto so di lui; una delle persone più care della mia vita, un affetto importante.
Uomo timido, garbato, Uomo dal gusto raffinato.
Uomo alto, alto, alto…

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